Ed il ROBOT di Puma, a prescindere, è davvero bello ed accattivante, sin dalla sua versione originale G1, snello e slanciato, con dettagli come le ali non ricavate da avanzi dell'auto, il modulo armato a due canne sopra la testa, e questa stessa con casco bianco e faccia rossa, migliorata ulteriormente nel settei dall'assenza della mascherina. A differenza della precedente versione Generations, oggettivamente goffo, questo Kingdom deve parecchio al Masterpiece di qualche anno fa, essendo davvero simile al succitato settei, a parte qualche dettaglio dipinto non del tutto fedele come quelli sulle braccia, ma vabbè, e assente come sulle ali o sul modulo sopra la testa.
Questo ovviamente si può staccare, ed ha un ulteriori foro sopra per alloggiarvi l'altra arma iconica, ovvero la pistola nera, ed il nostro Tracks non è avaro di ulteriori fori sparsi, da buon WfC, siti nei soliti posti standard dei modellini della linea, fra cui appunto sopra il modulo / retro dell'auto e sopra e non di fianco alle spalle.
Posto che, come dicevo all'inizio, non è “imparentato” con i succitati Lince e Saetta, mi chiedevo nella rece dell'altro retool di questi, Runamuck, se pure Puma avrebbe avuto come questo il petto composto da un finto tettuccio dell'auto e non da quello effettivo, ed ecco che il nostro ha, appunto, il vero parabrezza ripiegato nel tettuccio dietro la schiena, con un po’ di vuoto fra zaino e schiena effettiva, come già il MP, ma niente per cui strapparsi i capelli, a mio avviso.
Il vero difetto di questo robot è invece, purtroppo, nelle articolazioni molli delle anche, che ne limita la stabilità, che quasi pare di essere tornati ai tempi di alcuni Titans Return. A questo si può ovviare, però, facendo ruotare del tutto le anche rispetto alle gambe, mantenendo sempre l'articolazione ma con questa già più fissa che non normalmente. Almeno questo! ^^’
Al robot, inoltre, manca la rotazione dei polsi, ma tutto il resto è nella norma, tranne magari i gomiti che si piegano ma non arrivando a 90°. :-/
Infine, tornando alla somiglianza col MP e quindi al settei, da notare il simbolo di fazione sul petto dentro al quadrato giallo, e i pannelli laterali delle gambe, con le ruote rivolte all'indietro rispetto al cofano dell'auto sui polpacci.
Questo perchè appunto la TRASFORMAZIONE, in quella zona, deve molto al Masterpiece, favorendo la somiglianza col personaggio dei cartoni, con le gambe che accorciano e i pannelli che appunto ruotano di 180° andando a nascondere i piedi verso il falso tettuccio del petto, ma la parte migliore è quella che vede tutto lo zaino che si solleva e ruota verso avanti andando a coprire testa e torso, non prima di far uscire il parabrezza ripiegato. Infine, come nel G1, le braccia si ripiegano all'interno del corpo, seguite dalle ali.
L'automobile risultante non sarà proprio quella, ma somiglia assai alla CORVETTE STINGRAY dell'originale, col muso magari un po’ più corto, ma il feeling è praticamente quello, e ironicamente, è finora l'unica versione davvero fedele al cartone, per via del disegno sul cofano tutto rosso, laddove anche il MP stranamente si ispirava invece a quello del giocattolo con contorni gialli.
Come il G1, nel foro posteriore trova posto il succitato modulo bianco bicanna con sopra la pistola nera, ed ovviamente immancabile è la trasformazione intermedia di auto volante, anche senza il succitato modulo, dato che andrebbe a coprire le pinne che spuntano, tocco di classe visto ( ovviamente ) anche nel MP, oltre all'ovvio dover tirare fuori le braccia e quindi le ali; manco a dirlo, se già l'auto aveva fori per armi come quelli dietro le ruote anteriori, in questa modalità ne saltano fuori ancor di più!
Peccato che non si possa sistemare la pistola nera sotto il velivolo, come il G1, o davanti al cofano, ma di certo questa trasformazione ufficiale intermedia è riuscita decisamente meglio che non nel precedente Generations Deluxe, con le ali piccole e parzialmente ricavate dalle portiere.
Infine, fondamentalmente un bel modello fedele all'iconografia dei cartoni e assai riuscito in tutte le sue modalità, inficiato solo da un difetto meramente tecnico… e magari non così sorprendente, ormai come modello, ma questo solo perchè è quasi l'ultimo di tutta una serie di Autorobot classici fedeli e ben fatti, e per quanto sia amato dai più, diciamo che vedere sempre gli stessi personaggi alla lunga stanca, ma questo, per carità, è un altro discorso.