Dopo la sbornia dei Combiner nell'omonima linea Combiner Wars di pochi anni fa, con Legacy è venuto il momento di fare tabula rasa e ripresentare questi caratteristici e fondamentali Transformers nello stile post War Far Cybertron, ovvero il più simile a come apparivano nei cartoni animati… con tutto quel di positivo e negativo che ne può conseguire. Come anticipato da quel Dragstrip Deluxe uscito nella primissima wave della linea, ad aprire le danze è toccato agli Stunticon, ma quello che sorprende è come venga proposto il loro capo, MOTORMASTER, nella veste forse esagerata della classe Commander.
Barracuda fin dalla sua primissima apparizione G1 è stato un po’ un problema, nella sua modalità di CAMION ARTICOLATO con rimorchio, come il suo rivale sulla strada Optimus Prime, per tutta quella questione delle scale fra robot e modalità alternativa: il precedente Commander, Rodimus Prime, ha un po’ sdoganato il concetto di vedere un veicolo simile in quella classe ( anche se, andando a vedere a quasi un ventennio fa, nella Trilogia di Unicron a parità di paragone di prezzo, era la norma coi Prime dell'epoca… ), piuttosto che non in più semplici Leader, e quindi finalmente il nostro, a differenza della precedente versione CW, è finalmente completo.
Il camion nel suo insieme è davvero imponente, sopratutto se paragonato al suo summenzionato rivale Optimus nella sua incarnazione più recente Generations, ovvero la Earthrise, e lui sì è effettivamente in scala con le altre auto normali Deluxe. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, dato che non proporzionatissimo, con le ruote dell'autoarticolato che più piccole del veicolo stesso, così come il rimorchio risulta un po’ troppo corto, rispetto sempre alle proporzioni dell'originale del 1986.
E vabbè, sorvoliamo pure sul fatto che la parte frontale del rimorchio stesso sia poco in disguise, rivelando il torso di Menasor e parte delle cosce, ma in teoria ciò è coperto dalla cabina motrice, anzi, le seconde non tanto essendo nella parte superiore, mentre il torso potrebbe spacciarsi per quei moduli frontali di certi rimorchi, volendo. Inoltre, avrei preferito vederci sparsi un po’ di fori per armi piuttosto che le sole due paia di spine sul retro della parte superiore.
L'aggancio fra motrice e rimorchio è bello solido, ma il cavalletto retrattile per far stare su quest'ultimo è davvero piccino e non così stabile, tendendo a crollare sotto il peso davvero inusuale del trailer: a tal proposito, sottolineo che complessivamente tutto Motormaster pesa poco meno dei primi due colleghi Commander Jetfire e Sky Lynx, invertendo così il trend di Rodimus che invece pesava l'equivalente di Voyager in meno!
La cabina, a parte il succitato discorso delle ruote, è davvero bella e ben fatta, col tocco “realistico” della parte con le ruote posteriori leggera ed essenziale, con chicche come i serbatoi viola dopo queste, mentre lascia un po’ a desiderare la parte superiore del tettuccio, con le finestrelle troppo strette ( rispetto ad un camion realistico, ma mi sa che qui citavano il giocattolo originale.. ) e dei dettagli viola sopra che rovinano un po’ il disguise, pannelli viola che andranno poi a decorare le ginocchia del robot, ok, ma che solo con uno sforzo di fantasia possono passare come dei … finestroni superiori? Mah… ^^’
Comunque, come già il Combiner Wars omonimo, anche questo Motormaster, o meglio, il robot eponimo si ottiene dalla sola cabina del camion, direi quasi giocoforza, e pure preferibilmente ad altre scelte fatte da versioni non ufficiali, tipo inglobare anche parte del rimorchio: la TRASFORMAZIONE quindi è originalissima, con la parte superiore che, come accennato, slitta in avanti sul parabrezza a formare le ginocchia, mentre la cabina si divide in due, con la parte posteriore che si alza a formare il torso, e quella frontale diviene le gambe, con le ruote anteriori che si piegano ed i moduli inferiori che le sostengono ruotano di 180°, rivelando così i piedi caratteristici ed iconici del robot, appunto a forma della sola motrice stessa.
Si richiudono quindi un po’ di pannelli sulle gambe e si passa alle braccia, che si separano e sistemano dal modulo delle ruote potestiori, il quale si proietta all'indietro dietro la schiena, mentre si aprono i pannelli sugli avambracci per tirare fuori i pugni.
A differenza del precedente Combiner Wars, che nonostante qualche ovvia parte dedicata, restava pur sempre un remold di Optimus Prime, finalmente Motormaster ha un ROBOT bello fedele alla controparte televisiva, o almeno quanto di più possibile simile a quella, con le dovute licenze del suo alt mode di partenza, anche se l'essere la sola cabina del camion lo fa partire avvantaggiato a livello cromatico, dato che, per i soliti misteri della trasposizione da giocattolo a settei, questo era stranamente colorato tutto di nero tranne che per le braccia bianche.
( A onor del vero, essendo cresciuto col giocattolo e leggendo il Transformers Universe, sarei più affezionato alla colorazione del primo col corpo grigio, come citato nella versione CW, appunto… )
Nonostante le gambone inferiori, perde un pochino in possanza, o semplicemente il resto del corpo è più equilibrato che non le gambone, di cui avrei almeno abbassato le ginocchiere, anche per coprire meglio la parte della griglia frontale che si intravede a metà stinchi. Ma è anche vero che fa un po’ una figura misera confrontato con l'imponente omonimo CW, ma quella era un altra scala e quindi il paragone lascia il tempo che trova.
Piuttosto, a proposito di scale, il doppio snodo delle gambe ci viene incontro per poterlo sistemare a piacimento, un po’ come già visto in Cyclonus Kingdom, e farlo oscillare a piacimento ad un'altezza che va dal rivaleggiare con un Optimus o Megatron, ad abbassarlo ad almeno una testa ( o anche di più ) di loro, taglia a mio avviso congeniale per i capi combiner.
Carina anche la caratteristica testa inscatolata ( forse un po’ troppo, a guardar bene, visto che di profilo non si vede più la faccia… ^^’ ), mentre peccato per i succitati iconici piedi cui i dettagli come le finte ruotine della cabina piccina riprodotta un po’ si perdono per colpa dei pannelli laterali delle gambe. Inedito la zaino con le ruote posteriori sulla schiena, o almeno è una novità per il settei, mentre volendo, anche se ora le ruote guardano all'interno, potrebbe citare almeno in parte il giocattolo G1, che aveva sempre lì quelle del rimorchio.
Ma già, il rimorchio… che fine ha fatto? Beh, come ovviamente mostrato nella confezione, ma anche come visto in altre versioni non ufficiali, E sopratutto come inaugurato nella versione dei fumetti IDW, il rimorchio servirà a costruire il grosso del corpo di Menasor. Ma prima, per fortuna, i 7 pezzi in cui si scompone, possono riassemblarsi in una sorta di STAZIONE DI BATTAGLIA, che è sempre un valore aggiunto alla giocabilità, ma cita anche la terza modalità dei vari capi combiner G1, e quindi anche del buon Motormaster originale.
Il Barracuda dell'86 poi aveva, fra i suoi colleghi comandanti dei team Scramble, la trasformazione più espressamente dedicata, laddove a spaccare il capello in 4 quelle dei vari Silverbolt e compagnia era perlopiù mistrasformazioni, mentre il nostro srotolava letteralmente il torso verso l'altro facendo saltare fuori una pedana, così come le braccia si allargavano grazie a degli ulteriori panneli che le sorreggevano.
Il rimorchio del Legacy quindi si scompone in 7 moduli, dicevamo, ma la tenuta fra questi è sia bella salda che facile da separare, o anche il trailer non perde pezzi quando lo si maneggia e non servono sforzi erculei separarne i moduli, e la prima mossa da fare è staccare la parte anteriore da quella posteriore, rivelando al suo interno una SPADA che è quella storica del personaggio, sapientemente nascosta finora all'interno.
( Sebbene ci sia un po’ di vuoto per contenere appunto l'arma bianca di MM, purtroppo il rimorchio non si può aprire classicamente come quello di Optimus, e quindi infilarci auto Deluxe, vista appunto la massa del trailer ).
La base di questo Motormaster è quindi riassemblata dai pezzi che formeranno il corpo del gestalt degli Stunticon, dicevamo, ed è giocoforza abbastanza grossolana, citando mooooooooolto alla buona quella del G1, anzi, una sua interpretazione, con una torre centrale e due torrette per lato che si rifanno, magari, al pannello centrale ed alle due parti della cabina del G1 rivolte verso l'alto.
Manca la rampa frontale, ma come novità abbiamo un laser bicanna sopra la torre centrale, arma che può diventare anche un fucilone per il robot e che sostituisce il cannone ciclonico del G1, purtroppo, ma almeno il nostro ha come altro accessorio la spada iconica succitata.
Piccolo appunto nostalgico, peccato che manchi pure la macchinina nera che diventava il petto di Menasor, ma ovviamente sarebbe stata ridondante per le solite ragioni, ovvero non compare nei cartoni e la stazione di battaglia appunto manco ha la rampa, ripetiamo. ^^’
Tornando alla stazione di battaglia, ora ci sono sì parecchi fori e spine utilizzabili per sistemarvi armi e altro, ma non avrebbe fatto schifo trovare già qualche bocca di fuoco a scomparsa o almeno anche solo scolpita, magari sopratutte sulle torrette laterali, o sprecarsi a fare anche il fucile ciclonico come il G1, magari che si separava in due armi e addobbare alla meglio l'altrimenti sguarnita base.
E ancora, manco ha il sistema di agganci tramite rampe delle basi War For Cybertron, che sarebbe stato interessante attaccarla al Titan Trypticon come già si poteva fare con gli omonimi G1…
Ma vabbè, passiamo al piatto forte ovvero a Motormaster che diventa il corpo centrale di MENASOR…anzi no, assieme al rimorchio diventa il corpo COMPLETO di Pentacar… ma andiamo per ordine. ^^’
Intanto il robot / motrice si trasforma nella parte superiore del torso del gestalt, ed è cosa buona e giusta, sopratutto con la testa di Menasor che spunta da MM: la trasformazione vede Barracuda accartocciarsi abbastanza, per poi unirsi al modulo frontale della matrice che di dispiega divenendo il petto, l'addome, il bacino e le cosce del gigante. E fin qui, ok.
I restanti quattro moduli divengono gli effettivi arti del gestalt, con un paio di trucchetti però per renderli giocabili e non far apparire non indispensabili i quattro Stunticon auto: le gambe appaiono con un vuoto interno sugli stinchi, che viene riempito da dei pannelli quando si posizionano Wild Rider e Breakdown sui polpacci, e vabbè.
Le braccia invece si trasformano effettivamente, allungandosi per far apparire l'articolazione del gomito, e con Dragstrip e Dead End attaccati, questi si dividono in due con la parte superiore dell'auto sulla spalla e quella inferiore sull'avambraccio.
Infine, se da una parte gli agganci delle gambe sono gli stessi dei Combiner Wars, rendendo retro compatibili gli Stunticon di quella linea con questa versione aggiornata, le braccia non lo sono, ma almeno si agganciano direttamente al Motormaster accartocciato e non solo al modulo del rimorchio del petto / stomaco / bacino / cosce.
In questo tripudio di combinazione, però, viene lasciata fuori la TORRETTA dal gestalt, che sì, funge da arma a parte come torretta con la doppia bocca di fuoco, ma comunque non è neanche propriamente il massimo che avanzino cose, anche se non sono cose a caso. ^^’
Menasor nel suo insieme non è male, ha un bell'aspetto ed è solidissimo rispetto al CW dalle articolazioni ballerine, ma pure questo soffre un po’ nell'essere gorillesco nelle proporzioni, con gli arti superiori troppo lunghi e grossi, cosa non facilitata dal fatto di avere le auto appoggiate ad uno “scheletro” già esistente.
Al momento non ho ancora almeno Wild Rider, ma già dalla confezione ed istruzioni si evince che l'auto non si adagia completamente al polpaccio ma deve piegare il cofano, ergo l'auto non è neanche intera, laddove per il discorso delle proporzioni, sarebbe servito fare le gambe inferiori un po’ più lunghe … o al limite ripiegare nelle cosce e farle un terzo più lunghe, ma già queste così corte spuntano dalla parte superiore frontale del rimorchio, figuriamoci se erano ancor più grandi!! ^^’
Infine, le gambe viste frontalmente, anche se complete dei due Stunticon appiccicati, sono davvero anonime con quei pannelli grigi anonimi frontali, per giunta con la stessa scultura, che nel settei almeno l'avevano l'una diversa dall'altra: magari, invece di fare la gimmick dei pannelli a molla a scomparsa, era meglio renderli più stretti così s'intravedevano meglio le auto e le ruote, sempre come nel settei.
Se le gambe non sono così fedeli con quei cofani come talloni, a onor del vero manco lo sarebbero le braccia, con le auto “spezzate” piuttosto che intere, quindi citando più il giocattolo così… ma per fortuna, dico io, dato che sarebbe stato davvero osceno l'auto intera come braccio, o appesa solo come spalliera, come si vede, purtroppo, in alcune scene del cartone animato.
( E volendo si può pure fare, ma l'avambraccio così è mezzo vuoto, e l'aggancio delle auto non è saldissimo )
La torretta sarà avanzata, ma almeno il nostro non ha chissà quali avanzi tipo dietro la schiena o che, a parte i pannelli dietro i talloni, che un po’ verranno coperti dai suddetti musi delle auto. E’ posabilissimo e le articolazioni sono belle dure, ma, ancora, non è il massimo il passo indietro fatto per le mani, che quelle dei CW erano un po’ snodate alle dita e qui invece abbiamo dei pugnoni fissi.
La spada di MM nelle mani di Pentacar ora non fa una gran figura, risultando uno spadino, praticamente, ma ok, nei cartoni non la si vede, ed è più un arma di Barracuda che non del gestalt. Il cannone bicanna della torretta può essere impugnato, anche se la parte rivolta verso l'alto è piatta e senza decorazioni, mentre il resto della torretta… beh, aperta ed attaccata alla schiena, può passare ufficiosamente per delle ali decorative, almeno! ^^’
Insomma, complessivamente un bel giocattolone, per carità, con abbastanza pregi ma con parecchi difetti, o comunque scelte stilistiche poco felici, cui sarebbe bastato qualche accorgimento per renderle più digeribili: passi l'esoscheletro completo dal rimorchio, ma si poteva lo stesso provare l'interscambiabilità degli arti, o rendere questo Motormaster meno autosufficiente nella sua forma di Menasor praticamente completo. Speriamo che per gli eventuali prossimi Combiner sistemino i succitati errori.