Ritorniamo a parlare dei cosiddetti Minibot, ovvero quella classe di Transformers Autobot G1 il cui esponente più famoso è Bumblebee, e che inizialmente si chiamavano Mini-Car, nel 1984, salvo poi diventare Mini Vehicle nel 1985 poichè non era più rappresentati da semplici automobili ma anche aeroplani, carrarmati e… dischi volanti, come il nostro COSMOS qui, celeberrimo appunto per la sua particolare modalità veicolare!
COSMOS ( Deluxe ) Generations LEGACY “Velocitron Speedia 500 Collection”
Se la bella notizia è che pure lui è stato aggiornato come Deluxe dopo i colleghi Huffer, Warpath e Pipes di War for Cybertron, e dopo anche le sue due versioni Classic / Generations rispettivamente Legends e Legends/ Basic, la brutta nuova è, al solito, COME è stato commercializzato, ovvero in una di quelle sottolinee esclusive, la Velocitron Speedia 500, che di solito presentano solo repaint o remold leggeri, ma che invece stavolta avevano ECCEZIONALMENTE un paio di stampi nuovi, fra cui il buon vecchio Disco.
Per fortuna la favola ha un lieto fine, nel senso che per una volta non è servito svenarsi troppo e pagare almeno 3 volte tanto il modellino, dato che è stato importato decentemente in alcuni negozi online europei e sopratutto hanno infine aperto Hasbro Pulse, lo store ufficiale di Hasbro, anche in Italia. ^^’
Chiusa la parentesi sulla reperibilità del modellino, parliamo dello stesso, partendo appunto dalla inusuale modalità di DISCO VOLANTE, basato su quello originale G1 a prescindere giocattoloso, dato che la peculiarità stessa dei Minibot era avere modalità veicolare superdeformed in quanto pensati originariamente proprio come giocattoli che si trasformavano, nella linea Microman.
Se già appunto Cosmos era un disco volante di quelli “alla Adamski” SD, il Legacy lo è ulteriormente, per via del cilindro centrale alto il doppio rispetto alle forme dell'originale, dando così al velivolo delle sembianze ancor più buffe, laddove invece i precedenti Generations avevano uno stile più “realistico”, con il primo Legends praticamente piatto ed il secondo Basic con un accenno di alettoni.
A discolpa del look buffo del Legacy, però, oltre al fatto di servire per le proporzioni del robot, va detto che il cilindro appare effettivamente così in alcune scene del cartone. Visto da sotto, il disco è abbastanza in disguise, come il G1 praticamente, che s'intravedono solo le cosce del robot, così come il design è assai fedele, anche nei “difetti” trasposti da giocattolo a cartone, come i dettagli gialli dietro il cilindro, assenti però frontalmente, o con il pannello argentato centrale che avrebbe dovuto aver il simbolo di fazione ma poi non l'hanno messo ( ma compare nell'immagine della scatola )
Sono presenti le due piccole bocche da fuoco frontali ( cui si possono aggiungere gli effetti di sparo dei Battlemaster ), un foro per armi per lato ed uno dietro il cilindro, e sebbene il personaggio nei cartoni non avesse armi impugnabili, viene fornito qui di una pistola, che serve però sopratutto come asta della bandierina a scacchi, in quanto … sbandieratore della gara della Velocitron Speedia 500, vabbè. ^^’
La TRASFORMAZIONE è una rivisitazione aggiornata di quella originale, sempre dopo quelle un po’ diverse dei Legends precedenti, con le braccia ottenute dalle parti laterali del disco, i piedi da quella frontale, con le gambe che si “allungano” slittando il bacino in avanti, con in più il retro che sostiene le braccia che ruota di 180° e si posiziona dietro la schiena, fissando così gli arti superiori al torso / cilindro, ed infine la testa che spunta, questa volta, ribaltando tutto il pannello sopra questo.
Dopo i redesign precedenti, il ROBOT è davvero evocativo dell'originale, sempre con un occhio rivolto al settei, ma “purtroppo” meno tozzo e cicciottello di come appariva nei cartoni, dove era davvero corpulento e tarchiato, mentre il Legacy qui un po’ lo snellisce, ed accentuare la cosa ci pensano i piedoni rispetto invece a quelli più contenuti del personaggio dei cartoni, ma vabbè. ^^’
I dettagli sono riportati fedelmente, i colori sono azzecatissimi col verde e giallo principali, assai indovinato poi avere dei talloni dalle parti ripiegate del muso, e lo zaino sulla schiena non da così fastidio, piuttosto che invece del “culone” che aveva il Minibot originale.
E’ snodatissimo alla solita maniera moderna, tranne che per la rotazione dei polsi, e negli avambracci si trova l'unico vero difetto del modellino, ovvero che questi sono davvero vuoti e più del necessario, per i pugnetti che vi si ripiegano dentro… strano che non siano riusciti a metterci almeno un pannellino per diminuire l'effettaccio.
Un po’ di plastica potevano prenderla dagli accessori, volendo, dato che non è che siano così significativi: Cosmos nel cartone sparava tramite i tubi che escono dai polsi, ma qui hanno aggiunto una pistolina versatile che diventa anche l'asta di una bandiera a scacchi, appropriata per il fatto di appartenere alla sottolinea della Velocitron Speedia 500, dandogli il ruolo di sbandieratore. ^^“
Tornando al robot, questo è, come ci si aspetterebbe, più basso di una testa del Deluxe medio stile Autobot come Skids Legacy, ma al livello degli altri Minibot "grandi” come i già usciti Huffer, Pipes e Warpath, e la massa pesata è la stessa di questi 3, praticamente, quindi ci stiamo dentro perfettamente e non ci si può lamentare in questo ambito. ^^
Infine, quindi, un'ottima e attesa aggiunta alla collezione degli Autobot delle prime annate, reso davvero bene in le sue modalità e trasformazione; la fregatura, come già detto, è il fatto di essere stato messo in una linea esclusiva, con quindi tutto il discorso del lievitamento di prezzi, ma, ancora, per fortuna gli eventi sono stati benevoli anche con noi europei, e quindi non ci sono più scuse per non prendere questo paffuto Autobot.