DEAD END, il quarto componente in ordine di uscita del Menasor Legacy è per me solo il terzo della banda, con buona pace di Wildrider che spero di recuperare presto, ma forse mi è andata meglio così, sennò la discesa qualitativa del gruppo l'avrei sentita maggiormente, dato che il team è partito col botto ma appunto è declinato lentamente man mano che stanno uscendo i vari Stunticon.
DEAD END *G1* ( Deluxe ) Generations LEGACY
Cobra qui infatti sfigura non poco come ROBOT paragonato al collega Dragstrip, di cui è pure un retool, visto che entrambi poi diventano le braccia del gigante composito Decepticon; certo, la somiglianza al settei dei cartoni c'è, prima fra tutti la testa con mascherina e visore invece di quella normale del giocattolo G1, e per fortuna non ha un rettangolone come torso come nei cartoni, per carità, ma per via delle forme sembra più basso e tarchiato di Iguana Legacy, sebbene sia più basso effettivamente di solo 1 millimentro!
Colpa in parte delle spalle “allargate” dalle ruote anteriori in cima, giusta citazione mantenuta del design di entrambe le versioni del personaggio, cosa che non si può dire per le ruote posteriori, lasciate nelle parti esterne delle gambe invece che in quelle interne, anche se goffamente mimate dalla scultura.
Per il resto ci siamo, come colorazioni e dettagli riportati sia dal cartone che dal modellino, ma forse sono io che lo vedo poco riuscito dalla trasposizione del settei a questo Generations. Non dico sia brutto, ma un po’ goffo quello sì. Per altri dettagli, abbiamo il cofano dell'auto dietro la schiena ( assente nel settei, ma vabbè ) non ribaltato come nel giocattolo del 1986 ma slittato sopra il parabrezza, cosa che lo fa accomunare con la precedente versione Combiner Wars.
E forse è proprio la somiglianza con quest'ultimo che non me lo fa andare giù, mi sa, che mi sarei aspettato un D.E. più simile al settei, più longilineo quindi, e passi che non abbia le ruote integrate nelle spalle come nei cartoni, ma per questo allora potevano fare in modo di ruotare le gambe e bacino e sistemare quelle posteriori all'interno dei polpacci.
Ma a parte disquisizioni meramente soggettive, il difettone oggettivo del giocattolo è nei piedini ricavati dallo spoiler posteriore dell'auto ribaltato, esattamente come per Dragstrip, solo che c'è un po’ di differenza di grandezza fra l'alettone di un'auto sportiva ed una da F1, e quindi, sebbene sia funzionalissima la trasformazione dei piedi, con tanto di fori sotto che poi saranno ben riciclati per il veicolo, esteticamente sono semplicemente miserelli! ^^’
Prima del … collasso con Breakdown, anche il nostro DeadEnd ha la sua bella coppia di pistole gemelle basate sul design di quella originale, con tanto di pinna sulla canna e mirino, più l'aggiunta di un tocco di viola brillante su quest'ultime parti, così come hanno ben 3 spine in più oltre alla classica impugnatura, una per lato e una dietro, peccato però che invece le pistole dei precedenti Stunticon avessero invece un foro su un lato, in modo da poterle unire in un'arma unica bicanna, cosa qui invece non possibile.
A livello di fori per armi, infine, abbiamo quelli succitati sotto i piedi, ed un paio per avambraccio, più uno per stinco, ma null'altro, tipo dietro la schiena, per via del cofano che la copre.
La TRASFORMAZIONE, per quanto perlopiù pedissequa a quella di Dragstrip, tranne per la rotazione del bacino e poco altro, resta comunque interessante applicata al nostro Dead End, con in più la testa che si ribalta a nascondersi nel torso dopo aver divelto la schiena, e sistemando quindi il cofano a coprire le spalle slittate in su.
L’AUTOMOBILE SPORTIVA è un'ottima riproduzione della Porsche 928 originale, con i caratteristici fari tondi sul cofano, l'accenno di alettone ed il vetro sul tettuccio ( che nel giocattolo G1 non si notava per via del simbolo termico di fazione ^^’ ); molto bella la colorazione con un amaranto / bordeau brillante ed i vetri neri, e tocco doveroso la striscia gialla decentrata che attraversa l'auto, come nel giocattolo originale ma non invece nei cartoni, ed onestamente è meglio così, alla faccia della show accuracy.
Anche i cerchioni argentati sono una gioia per gli occhi, ben scolpiti alla faccia di quelli giustamente criticati per la loro banalità di Dragstrip, e non danno fastidio i fori fra lunotto ed alettone, perfetti per sistemare le pistole gemelle e ricreare, ora sì decentemente, l'arma a due cannoni tipica degli Stunticon ed altri combiner Scramble dell'86.
Peccato solo per la mancanza di simboli di fazione, che sulle portiere come il G1 sarebbe stato il top, ma effettivamente questo ben di Primus di auto un difetto ce l'ha, ovvero il fatto che non si riesce a fissare bene il retro, sopratutto i piedi ripiegati, con la carrozzeria che resta quindi un po’ sfaldata, così. ^^’
Come già per Dragstrip, la trasformazione in BRACCIO SINISTRO di Menasor è legato all'esostruttura dello stesso, attaccandolo alla parte del rimorchio di Motormaster adibita, che poi si allunga, spezzando in due l'auto che diventa mera decorazione dell'arto praticamente già pronto del gestalt Decepticon.
Poco da dire sulla modalità di arto superiore sinistro, in quanto Dead End ne è una mera decorazione sul braccio già pronto, anche se ribadiamo che la trasformazione dello stesso con l'auto che si spezza almeno da un po’ di senso all'agganciamento. Le due pistole, sistemate sempre nei fori nel retro dell'auto, ma ora rivolte verso il pugno, sono un'aggiunta carina, anche se come posizione sono sfasate rispetto a quelle di Dragstrip.
Infine, una discreta aggiunta al team, meglio come auto che non come robot, a parte le mie personali reticenze per l'aspetto del personaggio dei cartoni, ma effettivamente potevano renderlo meno somigliante al precedente Combiner Wars, ma ovviamente è un acquisto doveroso per chiunque voglia completare il gruppo degli Stunticon Legacy.
-Videorecensione