In una linea celebrativa come Legacy, sarebbe stato sconfortante l’assenza dei protagonisti del primo capitolo della celebre Trilogia di Unicron, Armada, visto che l'altr'anno ne è pure caduto il 20ennale, ma per fortuna così non è, ed ad aprire le danze ci pensa il caro vecchio STARSCREAM della serie del 2002, un personaggio diverso dallo storico Astrum cui siamo abituati, e per questo entrato nel cuore di una fetta dei fan dell'epoca.
STARSCREAM ( Voyager ) *Armada* Generations LEGACY
Oddio, personalmente però no, il suo essere un Dinobot BW dei poverissimi non mi ha mai attratto, devo dirlo, apprezzando di più la versione dei fumetti Dreamwave dov'era semplicemente un gran bastardo, ma ho sempre avuto un debole per la rielaborazione del design del classico G1 in questo suo omaggio, con richiami estetici come le ali sulle spalle, ed il muso del jet al centro del torso del ROBOT, così come cromaticamente tendeva più al rosso che non al grigio, con il nero a moderare il tutto.
E appunto la somiglianza col G1 era talmente ben citata che già ai tempi del suo precedente aggiornamento per Generations Thrillin 30 nei fumetti IDW passava come un semplice aggiornamento estetico dello Starscream “G1” di quelle storie. Peccato solo che quel giocattolo, per quanto bello, fosse solo un Deluxe, e quindi ben venga questa nuova versione Voyager, anche se come massa un po’ impallidisce rispetto a quella del Mega / Voyager originale, che era più semplice e giocattoloso, e con tanto di elettronica, ma … beh, erano pur sempre altri tempi!
Già il Deluxe GenT30 migliorava non poco l'originale, grazie all'alta posabilità, compresa quella delle ali, e la possibilità di abbassare lungo la schiena i razzoni sulle spalle, tutte cose che ha pure questo Legacy Voyager, con in più anche la rotazione del bacino ed altre correzioni, come dei pannelli su avambracci e polpacci a coprire quei vuoti che invece avevano i suoi predecessori. Al Legacy qui insomma manca solo la rotazione dei polsi e sarebbe perfetto, ma già così non ci si può lamentare.
Se il GenT30 un po’ aggiornava il look, con i razzi / lanciamissili e le ali più… “stilose”, il nostro Legacy è più fedele all'originale come forme, ma a modo suo risulta un ibrido fra il personaggio del cartone ed il Deluxe, a livello cromatico, dato che da una parte copia alcune cose viste nello Starscream in tv, tipo le ali senza le strisce nere sui timoni o con le strisce rosse sui polsi, dall'altro la parte superiore del torso è tutta rossa e le gambe tutte nere, senza parti grigie in più… vabbe dai, diciamo che ci hanno provato, almeno. ^^’
Interessante il dettaglio delle alette ai lati della cabina di pilotaggio che si possono piegare verso l'interno, così come il modulo sulla schiena che sorregge i lanciamissili, che come dicevo può rimanere a riposo lungo la schiena, ma per somigliare all'originale del 2002 si possono alzare e posizionare fra testa e spalle, con il pannello rosso del retro dell'aereo che può ritornare ad adagiarsi lungo la schiena, fissandovisi e rivelando un foro per armi. Certo a questo punto, potevano fare davvero il classico 31 dopo il 30, e permettere ai cannoni che rimangono rivolti all'indietro di ripiegarsi a metà verso la schiena, per togliere del tutto l'ingombro che provocano, ma vabbè, se non li si vuole fra i piedi si abbassa tutto il modulo e amen.
Niente male anche la scultura della faccia, che pare davvero ben ricalcata su quella del personaggio dei cartoni, mentre ovviamente i lanciamissili non sparano missili a molla come le precedenti incarnazioni ( ma vi si possono mettere i soliti effetti di spari ed esplosioni ), ma è omessa pure la gimmick dell'ala sinistra che diventava una spada, dispiegandosi… ma poco male, che senza dover rovinare l'estetica del robot, la spada con quella forma c'è di suo come accessorio, anche se è un pezzo unico non trasformabile.
E l'altro accessorio del nostro è un'altra spada, ma non una qualsiasi, dato che è ricalcata nella forma della mitica Star Saber, l'arma formata originariamente dai 3 Minicon dell’Air Defense Team: davvero carina come citazione, però fa sentire la mancanza del vero accessorio degno di questo nome di tutti giocattoli che si fregiano del suffisso Armada, ovvero un Minicon!
Capisco che l'avessero omesso nel Deluxe ( anche se l'HotShot del 25ennale l'aveva… ), ma è un peccato non vedere la piccola auto da F1 Swindle, e sopratutto non è neanche il massimo che questo modello non abbia spine per Minicon: visto che comunque hanno fatto recentemente i Micromaster in stile Targetmaster durante le prime due linee di War for Cybertron, speriamo che recuperino i Minicon degli Armada in un'altra maniera, insomma, che sarebbe davvero un'occasione mancata non celebrarli degnamente nelle loro forme complete.
La TRASFORMAZIONE è uguale a quella del modello originale del 2002, con il muso del jet che si alza dal torso, le gambe che si ripiegano lateralmente spostandosi all'indietro col bacino, e le braccia che si accovacciano sotto le ali. Da sottolineare i due pannelli che coprono le ginocchia che vanno a richiudersi dando massa al retro del velivolo.
Il JET anche qui è assai fedele all'iconico classico, con un design più aerodinamico e meno goffo del giocattolo originale, anche se però non ha neanche i carrelli d'atterraggio retrattili come invece aveva il GenT30. Per quanto il robot sia alto quanto un Voyager medio, e uguale per altezza al suo omonimo G1nesco di Earthrise, come velivolo invece non regge tanto il confronto, risultando più piccolo, anche se va detto che la trasformazione è più compatta rispetto all'Astrum classico.
Le spade accessori possono sistermarsi sotto le ali, e grazie alle else sembrare quasi dei laser aggiuntivi. Ovviamente anche nell’aereo funziona la “gimmick” dei razzi che si ribaltano in avanti diventando lanciamissili, ma ribadendo senza meccanismi a molla, o magari altri fori in più magari ai lati per potervi sistemare altre armi o che.
Per il resto poco da dire, dato che l'aero è bello, la trasormazione niente male e sopratutto il robot un'ottima versione moderna dello Starscream della serie del 2002, anche se monco del Minicon, restando quindi nell'attesa e nella speranza che ripeschino i piccoli robot da accomunare ai loro compagni più grandi per celebrare al meglio questa serie che a modo suo ha fatto la storia del brand.
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