Forte pure di una modalità di VELOCIRAPTOR, altro dinosauro fra i più gettonati dopo un certo film sul tema, Dinobot non è nuovo agli ammodernamenti, dato che per il 25ennale del marchio dei Transformers uscì già una sua versione aggiornata, con un lucertolone più in disguise dell'originale, che soffriva per le evidenti gambe in vista sotto il corpo.
Per quanto fosse però solo un Deluxe, il precedente Universe 2.0 rivaleggia in stazza con il Velociraptor del Kingdom, che finalmente si presenta come un Voyager, sì, ma appunto non così imponente rapportato al suo omonimo di una quindicina d'anni fa.
Va detto che però lo Universe 2.0 truccava un po’ le carte in tavola, con una trasformazione diversa da quella iconica, ovvero con le zampe posteriori del sauro che diventavano direttamente le gambe e non le braccia del robot, e con quasi metà della massa dedicata alla sola coda / arma.
Ma il nostro Kingdom, per quanto ben fatto a livello di scultura, imita a modo suo il difetto del giocattolo capostipite, poichè pure lui ha le gambe del robot che si intravedono abbastanza sotto il corpo ( non così male come in certe immagini promozionali, però! ) : è davvero un peccato, ovviamente, dato che già le articolazioni delle anche sono belle arancioni e visibili fra petto e zampe anteriori, mentre pure i piedi sono goffamente adiacenti alla parte inferiore della base della coda.
Magari se le cosce del robot fossero state meno grosse, ed i piedi almeno ruotavano verso l'esterno di 90°, il velociraptor sarebbe stato più in disguise, ma evidentemente si è data precedenza all'apparenza del robot, come vedremo, anche se, ripeto, tutto il resto del sauro funziona davvero bene, con le zampe snodatissime, a parte quelle posteriori solo dalle ginocchia in giù, mentre peccato che la testa possa aprire le fauci ma non abbassarsi se non per trasformarsi, così come ( e sopratutto ) ruotare.
La coda, infine, e fissa dritta, dato che diventerà le due iconiche armi del nostro Dinobot, ed a proposito di armi, almeno un punto a favore dell'avere le imgombranti gambe sotto il corpo è che sono visibili due fori per armi ai lati dello stomaco, casomai lo si volesse armare a dovere, nonostante l'implicito divieto nei vari BW di Kingdom di avere fori nelle modalità bestiali. :D
La TRASFORMAZIONE è un'evoluzione di quella dell'originale, e già questa per la realizzazione basterebbe a farsi perdonare le pecche nel disguise nel sauro, con la coda che si stacca, le gambe che ovviamente saltano fuori da sotto, proiettandosi in avanti piuttosto che non indietro come nel BW, e la testa che si abbassa di 90°, mentre la schiena si unisce a questa per creare il torso del robot, portandosi dietro le zampe posteriori che diventano le braccia; mentre la base della coda si apre, rivelando la testa e andando poi a fissarsi sulla schiena, il colpo di genio sta nei pannelli delle cosce delle zampe posteriori, con la parte posteriore che si piega e rivela la scultura di un occhio per lato, andando ad inglobare l'effettiva testa del sauro e mimando così il design del personaggio in CGI, che aveva la parte superiore del capo del velociraptor spalmata ed appiattita come torso!
Una trovata davvero azzeccata, con l'unico lato negativo del poco disguise nella parte posteriore delle cosce del sauro, con degli occhi e parte di ossa visibili, ma alla fine sono abbastanza mimetizzate, ed è davvero poca cosa rispetto alle summenzionate gambe del ROBOT, che infine si posizionano ruotando il bacino, mentre le zampine anteriori spariscono incastrandosi fra i fianchi dell'addome, e anche qui si perdona la posa un po’ stramba delle “mani” del sauro.
Ed il nostro Dinobot è una gioia per gli occhi nelle sue sembianze antroporfe, sembrando davvero uscito fuori dal cartone, ma latitando solo un po’ a livello di dettagli dipinti sulle gambe, dato che la colorazione tende ad essere un po’ troppo bicromatica, per quanto azzeccata con il marrone principale della pelle del sauro e le parti metalliche in un arancione scuro che richiama il dorato della tv, ma almeno sulla testa e torace le parti blu, nere e altro fanno il loro dovere.
Il livello di scultura è davvero notevole, con una testa e faccia perfetta, e le braccia del nostro sono snodatissime, oltre alla solita posabilità media da WfC generale, potendo non solo ruotare ma pure piegare i polsi, ed aprire appunto le mani artigliate: queste però hanno un'insolita modalità di presa, dato che il foro per le armi è sul palmo, e quindi si possono sì infilarvi le due armi iconiche ricavate dalla coda, ovvero la spada ossuta e lo scudo rotante ( che però qui non ruota… ^^’ ), ma diventa ostica per poter impugnare delle pistole o fucili normali, salvo che non abbiano una spina dietro il calcio delle stesse.
Come menzionato sopra, però, il nostro ha un foro per lato esterno di ginocchio, dove sistemare armi, così come nel modulo dietro la schiena sì può ristemare la coda “a riposo” o magari qualche altra arma; suddetto modulo sarebbe un avanzo non proprio show accurate, rispetto al modello in CGI, ma alla fine non da così tanto fastidio.
Quello che però infastidisce un po’, alla mano, è il peso di questo giocattolo, effettivamente leggerino per un Voyager, ed infatti il nostro pesa solo 3 grammi in più di un Ironhide Siege DELUXE, ed un paio di decine di meno di un Voyager medio: certo, come robot raggiunge quasi i vari Optimus e Megatron Siege, grazie anche al testone, e quindi torreggia rispetto ai colleghi BW Kingdom ( come appunto ad un Primal che è altro quanto il summenzionato Ironhide ), ma Dinobot è notoriamente fra i più alti Biocombat della prima annata, secondo solo a Megatron, ed un po’ di massa in più e renderlo anche un centimetro più alto avrebbe reso maggior giustizia al personaggio, direi.
Per questi Kingdom BW, quindi, si ripete un po’ il discorso degli Studio Series Movieverse, con una scala fra personaggi compressa per farli stare tutti fra i deluxe e i Leader, e vabbè, ma spero che questo serva almeno a far vedere in seguito le versioni Transmetal di Primal e compagnia, sempre in scala e quindi giocoforza più grandi della media dei primissimi Beast Wars.
Insomma, questo Dinobot è una “bella bestia”, non perfetto, per carità, come ad esempio nel disguise del velociraptor, ma davvero ispirato fra trasformazione, fattezze e scultura, imbrigliando comunque il carisma del personaggio iconico. Un po’ di massa e dettagli dipinti sulle gambe in più non avrebbero guastato, ma nonostante ciò resta un acquisto imprenscindibile per i fan dei vecchi Biocombat!