Nonostante l'ibridazione con i più classici G1 della sottolinea 86, la Movie Studio Series prosegue imperterrita a presentare i Transformers apparsi nei film dal vivo, e finalmente quest'anno tocca anche a quelli rimanenti dello spin-off dedicato a Bumblebee: praticamente pochi minuti di cameo su Cybertron, ma entrati nella storia del brand e nel cuore dei fan, ormai, con personaggi storici come Wheeljack, Brawn, i Seeker e SOUNDWAVE con dei look perfettamente bilanciati fra i G1 ed il “realismo filmico”, e poco importa se gran parte di questi manco si trasformano in quelle scene, no?
SOUNDWAVE ( Voyager ) Movie Studio Series 83
Infatti per questi personaggi sono stati creati delle modalità alternative nuove di zecca, apposta per le loro uscite in questa linea, per mano anche del nostro connazionale Emiliano Santalucia, ma per il buon vecchio Memor la modalità di HOVERCRAFT SPAZIALE risultante del giocattolo è davvero tirata per i capelli, lontana dal velivolo inizialmente progettato, che era ben definito e riconoscibile come tale.
Certo, ci sono alcuni dettagli presi da lì, come la cabina di pilotaggio ricavata dallo schermo sul petto iconico, ma la linea è davvero approssimativa e aliena, ad esser buoni, senza quel minimo di aerodinamicità e forma, come ad esempio le parti anteriori laterali bianche qui praticamente omesse, o accennate appena.
Ma anche non potendo o volendo replicare fedelmente il concept di qui sopra, bastava davvero poco per rendere comunque questo mezzo almeno visivamente accettabile, aggiungendo qualche dettaglio come degli alettoni, anche piccoli, o reattori posteriori, per non citare un muso degno di tal nome… invece no. E ok che, in quanto veicolo ALIENO possa avere una forma a noi incomprensibile, volendo ci sta come tesi, ma stiamo pur sempre parlando di un giocattolo, che dovrebbe piacere anche ai bambini, e sfido qualunque infante a definire “figo” questo coso.
Vabbè, scusate lo sfogo, ma è davvero un peccato iniziare così male una recensione, fermo restando che ci sono pure dei precedenti, come l'omonimo Siege di War for Cybertron cui ora la modalità di navicella pare un capolavoro di aeronautica in confronto alla pigrizia spesa per questo SS.
Ed è ancor di più fa rabbia che lo stampo è davvero ben fatto, con dettagli scolpiti ed un ottimo blu scuro, ma sprecati sempre per il discorso della non riconoscibilità di questo affare come un velivolo. Non sono molto d'aiuto neanche le armi, ai lati dello stesso ma diverse l'una dall'altra, ma su queste ci torno in seguito.
E’ pure ironico come la TRASFORMAZIONE sarebbe pure ricavata ed interessante, non così banale sebbene si ispiri a grandi linee proprio a quella del Memor G1, con la forma appunto rettangolare da cui si dispiegano gambe e braccia, sì, ma con dettagli interessanti del posizionamento dei piedi del robot, i lati dei polpacci o anche i coprispalla che si aprono a coprire la testa, ma sopratutto la parte superiore / cabina del velivolo che simula il petto iconico del robot ma si ripiega e nasconde in maniera egregia.
Il ROBOT risultante è, come dicevo sopra, un ottimo omaggio moderno / futuristico / cinematografico al classico Soundwave, con forme più sinuose in stile Gundman che non quelle squadrate iconiche, ma comunque bello massiccio, sebbene tendente ad una maggiore antropoformia per via di cosce più lunghe delle tibie e sopratutto con una testa un po’ troppo grande.
Quest'ultima ha una scultura della faccia forse un po’ troppo elaborata rispetto al G1, se la si confronta con quella più alla mano di Optimus Prime, ma il nostro è risconoscibile lo stesso, così come sono graditissimi i pochi ma efficaci dettagli colorati in oro sullo schermo del petto e tibie, o rossi su bacino e polsi, mentre è abbastanza inedito il bianc di cosce ed avambracci invece del solito argento o grigio, ma la cosa non da fastidio, anzi.
Bello pieno e massiccio, non ha particolari vuoti, a parte un po’ all'interno delle cosce, ma nulla per cui gridare allo scandalo, così come non ne ha sugli avambracci grazie al fatto che i pugni, quando vi rientrano per la trasformazione, sono coperti da appositi pannelli apribili, e ciò implica che i polsi non ruotano, ma questo è l'unico neo in una posabilità pressochè completa come nella media di quest'anni, compresi le solite caviglie inclinabili e rotazione del bacino… ma a pensarci un'altro neo c'è, ovvero nelle spalle che si alzano lateralmente, con lo snodo non sulle spalle stesse ma sul corpo, per via della trasformazione, ok, ma come posa risulta goffa quando si tenta di alzare le braccia laterarlmente.
I gomiti poi avrebbero pure due snodi ciascuno per piegarli, ma la forma delle braccia limita comunque un po’, ed il nostro non può manco assumere la posa col braccio sinistro ( nonostante i pugni siano con mani semi aperte ) per premersi il pulsante sulla spalla come i precedenti Fallen of Cybertron e Siege, ma tant'è, dai, che tanto manco lo fa nel film quando eietta Ravage dal petto, ma il pulsante c'è ed il vano iconico si apre, pronto per ospitare la versione Core del felino robotico uscita in contemporanea con il suo “padrone”.
Infine, concludiamo con le armi, che non sarebbe Soundwave senza il suo famigerato cannone da spalla tubolare blu, ed il fucile della stessa forma… ma no, quest'ultimo è, diciamo, sostituito da un anonimo fucile nero, che fa il paio, volendo, con gli altri fucili neri e anonimi che hanno pure gli Autobot Deluxe SS usciti nella stessa wave e apparsi nei succitati cameo, ma potrebbe derivare dall'arma che aveva la versione Leader Titans Return di Memor cui forse si sono ispirati i concept designer, vai a sapere.
Comunque, per il cannone da spalla può alzarsi grazie alla spina mobile, ed anche essere impugnato ( e grazie all'accessorio fornito da Ravage mimare il fucile iconico di qui sopra, ma questa è una storia che si approfondirà appunto in quella prossima recensione ), così come grazie ai due fori dietro la schiena può anche essere posizionato sulla spalla sinistra, o nei fori sotto gli avambracci ( che poi divengono il posto dove vengono alloggiate le armi nella modalità alternativa.
Insomma, un'ottimo robot altamente evocativo, con la gimmick storica del primissimo giocattolo omonimo, ed una trasformazione ben resa, ma che purtroppo si va a scontrare con la sorta di velivolo abozzato ed anonimo cui diventa, appunto… Davvero un peccato, che bastavano un paio di dettagli per dare un po’ di carisma al presunto jet e rendere questo Memor un semi capolavoro in tutto e per tutto, e invece resta praticamente una signora Action Figure da trasformare il meno possibile! ^^’
ps
Dimenticavo, volendo è ottenibile facilmente una versione “lampione” anche per questo Soundwave, giusto per non scontentare i fan della sua primissima apparizione G1. :D