In un film spin-off come quello di BUMBLEBEE, con i robot protagonisti che si contano sulle dita di una mano, è plausibile che questi esibiscano più di un aspetto nel corso del lungometraggio, in modo da aggiungere un po’ di ciccia alla sennò sguarnita linea di giocattoli, con addirittura il protagonista eponimo che arriva a sfoggiare fino a 4 “abiti” diversi, primo fra tutti quello originale Cybertroniano, rappresentato infine in questo Deluxe Studio Series “B-127”.
B-127 [BUMBLEBEE] ( Deluxe ) Movie Studio Series 70
Dico “infine” dato che lo stampo è un repaint con testa diversa del povero Cliffjumper SS 64, che storicamente condivide spesso lo stesso modello dei vari Maggiolino, ed a sua volta quel giocattolo è basato sul secondo corpo di Bumblebee del film, quello con l'effimera modalità di Jeep del SS 57, chiudendo così il cerchio, praticamente.
In quanto mezzo reboot, il film di Bee presenta il famoso omaggio con i cameo dei personaggi classici G1 in versione “realistica”, ma in quanto pure mezzo prequel della pentalogia Bayana l'aspetto del ROBOT di questo Maggiolino è quello Bayformer, appunto, ovvero con il muso dell'auto sul petto, le ruote dietro spalle, e la faccia con la maschera da battaglia, anche se questo singolo aspetto lo assume, durante il lungometraggio, per un attimo appena atterra sul nostro pianeta … ed infatti di questo B-1 27 esiste una successiva versione con la faccia “normale” ed una tonalità di giallo più scura per la linea Buzzworthy, non che questa più chiara sia malvagia, mitigata dal grigio scuro presente su cosce, gran parte delle braccia ed altri dettagli sparsi.
La colorazione quindi è ok, ma anche la scultura non è male, ed anzi, personalmente ero riottoso ormai verso le automobili Bayformer ed affini, dato che purtroppo sono praticamente quasi tutti uguali, con trasformazioni banali e robot con zainate non indifferenti e corpi esili, ma il nostro B-127 qui mi ha fatto ricredere, dato che il robot tutto sommato è solido, robusto e compatto.
( Ricordiamo che la sigla B-127 sarebbe, nel film, il nome originale del personaggio prima che venga ribattezzato Bumblebee dall’amica umana che lo trova ).
Le gambe si vede che hanno parte della carrozzeria del veicolo, ma risultano compatte, le braccia sono libere, e sì, il petto non è il reale muso dell'auto, ma si evince che non è un pigro pannello messo lì per bellezza, così come la zainata sulla schiena è sì un po’ ingrombrante, ma è ben ripiegata e non troppo ciondolante.
Ovviamente, in quanto Deluxe piccolo Movie SS, è più basso di una testa abbondante di un Generations medio, ma vabbè, purtroppo la scala è quella, e come accessorio ha solo la piccola pistola che può impugnare nella sola mano destra, ma almeno, ripeto, per una volta la sensazione di solidità ha la meglio ed il giocattolo lo si apprezza comunque nonostante la bassa statura. Ed anche l'alta posabilità aiuta, con solo i polsi che non ruotano, essendo quindi nella media dei modellini di questo periodo.
E pure la TRASFORMAZIONE da soddisfazioni, tutt'altro che banale e diversa dalla quella classica intuitiva dei Bee Bayformer, per fortuna, con la testa che si proietta all'indietro fino a staccarsi dal collo, praticamente, il pannelo del petto si abbassa, rivelando un ulteriore pannello dietro che diventa il retro del veicolo, mentre il petto si piega in due per nascondersi dentro, richiudendo il tutto. Le spalle ruotano verso avanti esibendo le ruote posteriori, mentre i pannelli delle gambe slittano verso l'alto ad unirsi a queste e coprendo così le cosce, permettendo così alle ruote anteriori nei polpacci di posizionarsi dall'interno verso l'esterno. I piedi si piegano in sù, rivelando il muso dell'auto nei loro talloni, ed infine si dispiega lo zaino sulla schiena che diventa tutta la parte superiore dell'automobile.
Il VEICOLO CYBERTRONIANO è davvero futuristico ed alieno, basso ed aerodinamico, con un parabrezza formato da una lunga e stretta striscia che attraversa tutto l'abitacolo. Peccato non abbia le ruote in plastica trasparente ( a mio avviso uno dei tocchi migliori per definire un veicolo come “cybertroniano” sin da quelli di Velocitron di Galaxy Force), ma un tocco di classe si trova nell'alettone posteriore, la cui forma ricorda quella della modalità cybertroniana di veicolo discoidale del Maggiolino G1, nelle primissime sequenze dell'episodio uno a cartoni animati della serie.
A parte la finezza dell'alettone, l'auto però ha un che di già visto, ed infatti grazie anche alla summenzionata striscia che ne percorre il tettuccio, ricorda la modalità cybertroniana dello Sideswipe di Fall of Cybertron, ma vabbè.
I dettagli colorati magari di nero o argento sono pochi, ma dalla griglia frontale spunta un foro che forse è una bocca di fuoco, magari messa a lì a sostituire il laser che nel film spunta dal centro del cofano, gimmick qui non riprodotta, ma l'arma del robot può nascondersi all'interno del mezzo… e basta, che magari invece la si poteva sistemare appunto anche al posto del summenzionato laser.
Infine, nonostante i pregiudizi iniziali figli di anni e anni di veicoli Bayformer E di modellini di Bumblebee rindondanti, questo B-127 fa ben sperare per i successivi giocattoli dello stesso stile, con un bel robot piccolo ma robusto, una trasformazione appagante ed un'auto graziosa e futuristica quanto basta.