Ammettiamolo, è fantastico avere ben due linee Generations che escono contemporaneamente, roba che 20 o 10 anni fa ci sognavamo soltanto una situazione simile, ma a parte il solito discorso del portafoglio che langue, un altro problema sovviene dalla sovraesposizione a livello modellistico anche di personaggi non proprio di primo piano, cosa che porta ad una certa selettività su dei bot che, sempre fino a qualche tempo fa, si bramavano come l'acqua nel deserto. E’ il caso del nostro PERCEPTOR, non proprio uno Starscream od un Prowl per fama, ma diventato importante nell'economia del marchio più per il suo ruolo di scienziato che non per la sua ostica modalità alternativa, fino a poco fa difficile da proporre. E invece.
PERCEPTOR ( Deluxe ) Movie Studio Series 86 11
Infatti un decennio buono fa si ringraziava Primus e tutti i 13 per il primo Perceptor Generations, che si trasformava però in un più agile SUV, invece dell'originale microscopio come il G1, ma poi ecco la sorpresa di Titans Return, con un Supervista sì Headmaster, ma con l’alt mode del giocattolo dell'85 e pure la terza modalità, non canonica mediaticamente parlando, di carrarmato.
E quindi, all'annuncio di questo Studio Series non è che si è fatti i salti di gioia per l'emozione incontenibile, dato che il TR di appena 5 anni fa già aveva detto tutto, se non pure qualcosa in più, su una versione giocattolo Generations del personaggio.
A farmi desistire anche dall'acquisto compulsivo ci si sono messi pure i prezzi un po’ troppo elevati per un Deluxe, pure se SS, ma in fondo a Percy ci sono affezionato, avendo avuto da bimbo la primissima versione Microman nera della Gig, e quindi l'ho recuperato scontato ad un prezzo più accessibile, trovandomi pure sorpreso dalla qualità dal vivo, che pure lui dalle foto promozionali non pareva promettere benissimo.
Innanzitutto l'altezza del ROBOT gratifica non poco, che già riempie bene la scatola essendo uno di quei Deluxe alti stile Hot Rod o Ironhide, ovvero una testa almeno dei vari Jazz o Prowl medi, come da giusta scala. Sempre in foto, il design piuttosto glabro per dettagli scolpiti, personalmente non l'ho mai trovato così invitante, che sì alla fine ha senso per somiglianza ai settei del cartone, cosa auspicabile per una linea come Studio Series e pure per Masterpiece, ma alla fine di mio preferisco più lo stile Generations WfC e seguenti, con tanti più dettagli scolpiti e dipinti.
Ma dicevo, se questo Perceptor ad una prima occhiata può sembrare scialbo, in realtà ha pure i suoi dettagli essenziali, che richiamano il giocattolo originale, ma diciamo ben affogati dalla colorazione non così accesa come questo o la versione TR, con un azzurro e rosso spenti ma comunque funzionali.
Se il TR si rifaceva al look dei fumetti IDW, lo SS è davvero sputato al cartone, quindi, anche in altri dettagli come la larghezza del cannone sulla spalla, sottile come nel settei, anche se un po’ ingombrato sotto dal braccio articolato che lo sostiene. Altri dettagli ben riprodotti sono i pannelli neri sulle spalle , ed anche le parti che erano argentate nel G1 e nel TR sono ora di un grigio chiaro e spento che ben si sposa con la tonalità del giocattolo. Infine, bel tocco il simbolo Autobot stampato che si intravede DENTRO il petto attraverso il pannello in plastica trasparente.
Il cannone da spalla e attaccato al corpo, quindi l'unico accessorio è la pistola rossa, fedele al settei anch'essa, ma non così piccola, per fortuna, magari rendendo onore all'arma originale che nel giocattolo degli anni ‘80 era un fucile con tanto di accenno di mirino. E quindi no, non c'è manco l'effettiva pistola nera sparante missili a molla del toy G1, eredità dei giocattoli Diaclone.
Peccato che per via della trasformazione non abbia i pugni che ruotano, sennò avrebbe fatto l’en plein con le articolazioni, sempre nella media dai WfC in sù, compresa la rotazione del bacino assente nel TR; ma tornando ai pugni, dovendo rientrare nei polsi ovviamente sia il solito vuoto nella parte interna degli avambracci, qui però sopportabile… ma il vero vuoto che ha davvero disgustato tutti è quello sulla schiena, subito sotto la testa fatto apposta per contenerla quando trasformato, quasi impensabile oggigiorno, e che giustamente ha scandalizzato i più gridando alla mancanza di un pannellino per coprirlo.
Però però però… anche qui, col modello in mano, diciamo che la cosa da decisamente meno fastidio, sempre nel complesso di averlo dal vivo, della solidità che nonostante le apparenze il giocattolo trasmette, ma ribadisco che pure a me ha fatto davvero un brutto effetto veder popò di voragine in foto, aggiungendosi così ai vari NO che mi hanno fatto desistire dal prenderlo subito ed aspettare eventuali sconti ( poi fortunatamente arrivati ) … ^^’
Per quanto sia un bel Studio Series abbastanza liscio e non invaso da troppi dettagli, dicevamo, ha però un bel numero di fori per armi sparsi alla maniera dei War for Cybertron e Legacy, ovvero i soliti sotto i piedi, ma anche ai lati di gambe e spalle, uno dietro la schiena ed un altro sul fianco sinistro del cannone da spalla, così aumentano la giocabilità non dando neanche troppo fastidio all'estetica del robot.
Infine, nella corsa al risparmio di plastiche ed altro fatta sul modellino, cui è caduto l'eventuale pannello per suddetto buco sulla schiena, per fortuna hanno mantenuto un pezzo del braccio in più che sostiene il cannone cilindrico, per poterlo non solo alzare ma adagiare dietro e lungo la schiena, potendo così nasconderlo del tutto. ^^
La TRASFORMAZIONE deve parecchio ovviamente al modello originale ma anche al Titans Return, con le braccia che si alzano verso l'alto ma incassando le spalle verso il basso ed incastrandosi nel torso, grazie ai due pannellini sul deltoide che si sollevano ad unirsi sopra la testa che già ho scritto come scompare, ed in uno di questi pannellini, il sinistro, c'è il braccio che sostiene il cilindo del microscopio. Infine, il pannello del petto si abbassa ( solo quello, inglobando nello stampo anche lo specchietto originariamente separato ) e le gambe si dispongono parallele fra loro ed al terreno.
Il MICROSCOPIO rosso ed azzurro è assai simile a quello del cartone, sopratutto per via della sottile forma del cilindro principale, a scapito però del funzionamento del movimento delle lenti presente nel G1 ed anche nel TR ( di più, nel Prime Wars il cilindro poteva addirittura ruotare! ), mentre la base / gambe del robot risultano un po’ troppo larghe, con la versione Headmaster invece più vicina al settei in questo dettaglio, ma vabbè, il succo è quello, non stiamo parlando del design di un'automobile terrestre realista, dai. ^^
Anche se non richiesta in quanto mai comparsa nei cartoni, il microscopio può assumere la forma di pseudo CARRARMATO come il G1 ed il Titans Return, in quanto semplice aggiunta a livello di scultura dei cingoli nelle parti interne delle gambe così come dell'articolazione già presente a metà cosce per piegare sempre gli arti inferiori, e quindi basta ribaltare questi e attaccarli agli appositi perni sulle braccia, e la modalità bonus è bella che pronta!
A dire manca un particolare, ovvero i moduli azzurri che spuntano a sotto i piedi, presenti anche nel TR, ma qui avrebbero compromesso la possibilità di piegare le caviglie lateralmente, e francamente non se ne sente troppo la mancanza.
Con la pistola che può sistemarsi nel foro laterale del cannone, il “laboratorio mobile” ( così era chiamato nelle istruzioni il G1 ) fa il suo ad aggiungere un po’ di giocabilità ad un modellino con una modalità principale magari preistorica per i tempi odierni, ed è la ciliegina su un giocattolo che a conti fatti è davvero una bella aggiunta al cast dei bot del film del 1986, anche se l'ombra del precedente Titans Return un po’ ha scalfito l'importanza di questa uscita nell'economia di una riproposizione fedele dei Transformers di quel periodo.
Insomma, se avete il Deluxe precedente, magari potreste fare a meno di questa ennesima versione uscita a breve distanza, ma se lo trovate ad un prezzo accettabile è di sicuro una bella aggiunta per fedeltà estetica al pantheon dei Transformers più riconoscibili e famosi. ^^
-Videorecensione