Se alcuni concetti per il ritorno di Meggie dopo la sua “morte” nel precedente Dark of the Moon sono interessanti, rielaborati anche da altre storie come ad esempio Animated, un po’ meno è la resa finale del personaggio, con un ROBOT dall'aspetto abbastanza informe ed anonimo, con la sola caratteristica di avere un foro sul petto, questo per sottolineare il fatto di essere rinato senza una scintilla, ma questo è argomento più relativo al personaggio, che il problema del design concettuale però è quello di non lasciar trasparire poco o nulla della modalità alternativa.

E anche quello poi è dovuto a COME si trasforma nel film,  passando da una modalità all'altra scomponendosi in una nube di particelle basilari di Transformium, ma il problema nel Voyager originale del 2014 fu quello appunto di dover stipare le parti della carrozzeria del veicolo dietro la schiena del robot rendendolo di fatto uno shellformer, cosa che invece lo SS qui corregge molto bene, con il robot senza avanzi evidenti ma al massimo solo con un po’ il torso “ingrossato” ma nascondendo al meglio, appunto, le parti del veicolo.

A parte quindi il torso cui s'intravede un pannello rettangolare dentro, il resto è davvero ben nascosto, con parte della carrozzeria ripiegata abilmente ai lati dei polpacci ed anche le ruote ben nascoste nelle gambe. E se nel Voyager originale, come accennato, tutta la cabina del camion era appesa dietro la schiena, qui invece si riesce pure ad avere una schiena movie accurate con tanto di “foro di uscita” rispetto a quello sul petto!

E’ anche ottimamente scolpito, sopratutto nell'intricatissima faccia, così come il grigio scuro principale è attenuato dall'argento e pochi tocchi di azzurro e arancio sparsi. Snodatissimo, con tanto di rotazione del bacino, lamenta invece non solo l'assenza della rotazione dei pugni, ma pure che questi siano un pezzo unico con gli avambracci, e pure un po’ sguarniti a vederli da di sotto, con un po’ di vuoto all'interno a malapena attenuato dalle lame solo accennate che si vedevano in azione in una scena del film

Ed a proposito di armi, se il Voyager del 2014 aveva un bel fucilone con missile sparante, qui invece lo SS ha un pezzo di plastica vuoto che sostituisce in teoria il pugno, fedele all'arma esibita nel film, ma un po’ svilente se si pensa ad un robot che si chiama Galvatron ed al cannonazzo che caratterizzava il primo detentore di tal nome… ^^’

Un altro accessorio è una piccola batteria di missili che  però è per la modalità di camion, ma può sistemarsi sull'avambraccio, così come il cannoncino vuoto di qui sopra, volendo, ma sopratutto la batteria va collocata a riposo all'interno del vano del petto, e volendo ci stanno entrambi le armi lì dentro, ufficiosamente.

Galvatron come altezza è abbastanza alto, non alto come ad esempio l'altro Voyager Megatron di RotF SS ma quando un Optimus Prime medio, anche se forse doveva ergersi quel paio di millimetri in più lo stesso, giusto per rispettare le scale ufficiali, ma diciamo che va bene lo stesso.

Se il robot quindi è fedele e giocabile, un altro punto a favore per questo modello va alla TRASFORMAZIONE, davvero appagante che riscatta il precedente omonimo shellformeresco, con il succitato pannello del petto che serve nascondervi la testa, mentre le braccia si protendo in avanti, piegate, e il pannello della schiena si abbassa rivelando il tettuccio che finisce sopra al muso del camion. Ma sopratutto le gambe sono assai interessanti, con i pannelli ripiegati sui polpacci che finiscono a diventare le fiancate della cabina del mezzo,  mentre si dispiegano le ruote nelle dovute posizioni.

Il CAMION MOTRICE Frightliner Argosy risultante è davvero  ben fatto e fedele anche come proporzioni, a parte magari le ruote appena un po’ piccole, ma per il resto è buono, anche come colorazione e dettagli dipinti… a parte solo quel MINUSCOLO dettaglio che è quell'accrocchio sulla parte posteriore che sarebbe i piedi del robot ripiegati alla buona! ^^’

Davvero peccato che una trasformazione così ben sviluppata non siano riusciti a completarla al meglio lasciando i piedi quasi buttati là: visto che poi fra nella parte centrale ci sarebbe pure un po’ di spazio, magari con altre cerniere e pannelli si potevano incastrare meglio, fermo restando che come Voyager non è neanche altissimissimo, quindi magari bastava un po’ di plastica / budget in più da spenderci.

Sebbene sia un bel pugno su un occhio, comunque, mi sento di perdonare questo errore, visto cosa sono riusciti ad inventarsi per la trasformazione in camion, così come nel summenzionato vuoto centrale riesce a trovare posto l'arma del robot, mentre la batteria di missili trova infine la sua dimensione nelle parti laterali dei serbatoi, citando così le scene del film, oppure sapientemente nascosta fra le ruote anteriori, chiusa dentro il pannello che era della schiena.

Infine, complessivamente una buona resa del Galvatron di AoE, sminuito solo per il discorso del camion con il retro coi piedi avanzati, fermo restando che poi a monte magari il personaggio in se’ non è stato resto al meglio, ma il giocattolo in questo non ha colpe. ^^’

-Videorecensione