Continua la proposta dei classici Dinobot grazie all'arrivo di SNARL nella linea Movie Studio Series, quella col suffisso “86” poichè dedicata alle apparizione dei Transformers nel primo film d'animazione del marchio uscito quell'anno… anche se il buon Stego ci entra quasi per il rotto della cuffia, poichè a guardar bene quell'epico lungometraggio, a causa di disguidi nella sceneggiatura, fanno bella mostra di loro solo gli altri 4 colleghi Dinorobot, con Snarl che appare quasi per sbaglio in un paio di scene.
DINOBOT SNARL ( Leader ) Movie Studio Series 86 19
Giustamente non sono stati lì a cavillare ed hanno presentato pure lui nella linea ( anche per evitare sommosse popolari dai fan in caso contrario! ), e pure Snarl quindi come ROBOT si palesa ottimamente, anche lui alto come i colleghi e sopratutto bello robusto e con un torace imponente, questo sì eredità delle forme del giocattolo originale, cui si adeguano due ottime braccione. Magari, sempre per via del grande torso, risulta un po’ sproporzionato sulle cosce, piccole rispetto al settei ed anche a quelle dei colleghi, ma niente per cui strapparsi i capelli.
Al solito, la fedeltà al settei del cartone è mitigata nello stile Generations dai numerosi dettagli scolpiti che si rifanno ad adesivi e scultura del giocattolo del 1985, così come dalle gambe spariscono “magicamente” gli orpelli del G1 nella forma degli avanzi dell'alt mode del muso diviso in due e delle zampe anteriori, ma giocoforza invece dietro gli avambracci s'intravedono gli artigli di quelle posteriori, blando richiamo al modellino originale che, anche qui, non da affatto sto gran fastidio.
Poco altro da dire se non che il robot è davvero bello solido e senza fastidiosi vuoti o che, a parte magari quelli all'interno delle parte basse delle gambe, ma sono davvero gli unici e vi si chiude un occhio, visto come il resto funziona, ed anzi, “per fortuna” non ci sono capitate le ali / due metà della coda vuote all'interno, così come il pannello dietro la schiena con le scaglie è anche qui fedele, e non ci si prende libertà estetiche nascoste ad una prima occhiata come magari la coda avanzata dietro il sedere del collega Leader Slag / Slug.
La fedeltà al settei si mantiene anche nelle armi, anzi, nella sola arma vista nel cartone rispetto alle 3 del giocattolo originale - come già i suoi colleghi, purtroppo -, ovvero la spada grigia ( qui argento, almeno! ), esibita dal personaggio in tv e nei settei. L'arma bianca ha un'ulteriore spina sull'elsa, per poterla sistemare a riposo nel foro dietro la schiena, così come sono presenti fori ai lati e dietro le spalle, e sotto i piedi.
Inutile dire che la posabilità è ottima nella media, con pugni che ruotano e solido pure nelle articolazioni, dopo la non felicissima esperienza del precedente Sludge e le sue ginocchia molli. ^^’
La TRASFORMAZIONE, a differenza degli ultimi due colleghi sauri SS, qui è davvero fedele al giocattolo G1 ( proprio come fu per Tiran Leader, insomma ), con tanto di busto che si allunga dal bacino, ali che si chiudono nella coda, testa che rientra, pannello sulla schiena che copre il petto, bacino che ruota e gambe che si ripiegano, salvo solo tirar fuori da dentro le succitate testa e zampine anteriori, così come risulta bello elaborato il passaggio delle braccia alle zampe posteriori, con i pugni che rientrano ed i gomiti che si piegano completamente per far spuntare dagli avambracci i succitati artigli.
Lo STEGOSAURO robotico risultante non è affatto male, bello fedele e graziato da una bocca che si apre, così come le zampe sono ben articolate, sopratutto quelle posteriori, pieno di dettagli scolpiti e dipinti come i solchi dietro le zampe anteriori o il simbolone Autobot sulla fronte… ma il guaio è che è appunto “solo” uno stegosauro, a mio avviso il “dino” meno carismatico del gruppo e più goffo, che pure Slug per dire non avra chissà quale posabilibità, confrontati entrambi con il collo di Sludge, ma Stego qui con le zampe così corte sembra davvero un fermacarte! ^^’
Ma per carità, magari questo tipo di dinosauro è il preferito di molti e lo adoreranno comunque: un altro “problema” però si rivela nella scelta rendere col giallo scuro tutte quelle parti che dovrebbero essere dorate, a parte la coda e le scaglie dorsali ( piedi del robot compresi, ora nascosti nell’alt mode ). Forse è per renderlo parzialmente più cartoon accurate, dato che in tv erano semplicemente gialle, ma più che altro il problema è che se ne accorgono solo al quarto Dinobot, differenziandosi così inspiegabilmente dagli altri colleghi precedenti. é___è
Una nota positiva però va sicuramente menzionata, ovvero quella di poter nascondere la spada sotto il corpo, e sarà che è “solo” una spada quindi non è troppo ingombrante, ma perlomeno abbiamo infine un'arma nascosta adeguatamente, dopo il fucile integrato nella coda di Slug e contrariamente a quanto (mal)visto negli altri due…
Sennò, volendo, la spada si può sistemare sul foro sul dorso o in quelli ai lati delle cosce, ma di sicuro è meglio lasciarla nascosta, anche se tali fori è buona cosa che ci siano per la giocabilità.
Insomma, tutto sommato un'ottimo acquisto nel suo complesso, con un gran bel robot, una trasformazione fedele all'originale ma comunque appagante e un dinosauro anch'esso fedele ma … beh, non è colpa sua se il modello d'ispirazione originale non era il massimo! ^^’ Ovviamente quindi consigliato, dato che a parte il bislacco cambiamento cromatico delle parti dorate, si vede che hanno imparato dagli “errori” visti nei colleghi che lo hanno preceduto.
-Videorecensione