Sembra che WHEELJACK sia proprio sfortunato, cinematograficamente parlando… o almeno lo sono i suoi fan, dato che già la sua prima apparizione dal vivo in Dark of the Moon nei panni di Que non celebrava degnamente l'amato personaggio G1, per dirla in maniera gentile, ed una sorte simile gli è ritoccata in Rise of the Beasts, ridotto ancora una volta ad una macchietta.
WHEELJACK ( Deluxe ) Movie Studio Series 108 *RISE OF THE BEASTS*
Se almeno in DOTM manteneva la modalità alternativa di un'auto sportiva come l'originale Saetta ( anche se ovviamente non così peculiare come la Lancia Stratos Turbo, ok ), questo WJ si trasforma ora in un MINIVAN griffato Volkswagen, mezzo di certo caratteristico che però almeno spezza un po’ in mezzo agli altri Autobot del film, e diciamo che in que contesto alla fine ci sta.
( E magari richiama il furgone cybertroniano del G1 visto recentemente come Origins ! )
Il pulmino VW si presenta fedele e compatto, forse pure troppo che pare davvero piccino, ma almeno è dettagliatissimo nelle forme e particolarti, con la colorazione bianca e senape scuro, fari e altro in argento e la scritta TV PABLO sulle fiancate ( da qui il nomignolo di “Pablo” tra i fan, fra l'altro.. ^^’ ).
Un po’ inquietante vedere il testone del robot subito dietro il parabrezza, mentre l'arma del primo si piazza sopra il mezzo, senza nascondersi all'interno, e vabbè, ma anticipiamo già che tecnicamente non è per nulla movie accurate, dato che è una versione in plastica trasparente scura delle pistole generiche degli Autobot G1! ^^’
Infine, niente male il veicolo, praticamente tutto in disguise anche visto da dietro, e questo grazie alla TRASFORMAZIONE interessante e ben pensata, ma forse un po’ troppo “stretta” per questo Deluxe, dato che se non sono male i passaggi della parte posteriore che diventa le gambe con i pannelli superiori che scorrono in basso e gli stinchi che si chiudono mentre gli arti inferiori si “srotolano”, un po’ ostica è la parte anteriore per via delle portiere fastidiose che fanno prima a staccarsi mentre le spalle si spostano verso l'alto.
Alla fine nel ROBOT abbiamo pochi orpelli fastidiosi del veicolo, come il muso ed il tettuccio ripiegati dietro la schiena, o le parti centrali arrotolate sugli avambracci, ma la parte che lascia innazitutto un po’ interdetti sono le portiere sulla schiena, non aperte ad ali di farfalla ma al contrario appoggiate dietro le spalle.
Ammetto di preferire questa configurazione che non quella più abusata delle portiere a mo’ di ali, ma purtroppo nel film il nostro compare così, quindi tecnicamente è un'errore. ^^’
Per il resto però è assai fedele al modello in CGI, anche se è proprio questo che magari è discutibile, con le bretelle (?) ed il look da nerd occhialuto, per rimarcare a livello di macchietta il suo essere uno studioso piuttosto che non un guerriero. Eh vabbè, ma a noi fan sarebbe bastato poco per rimembrare l'iconico Saetta visto anche nel prequel Bumblebee, e forse le orecchie alate che si vedono appena in una scena veloce del film sono scolpite ai lati della testa, ma è davvero troppo poco. é_è
Ribadisco comunque i vari dettagli che richiamano il robot del film, come i fari sulle cosce, il simbolo Autobot al centro del petto, anche se non sono risaltati al meglio dalla pittura argento un po’ avara sul corpo ( a parte l'ottima testa ), mentre come articolazioni abbiamo tutto il pacchetto standard tranne i pugni che ruotano.
Peccato per l'arma che non c'entra nulla, dato che sarebbe stato meglio due bocche di fuoco per coprire i pugni, come nel film, ma alla fine il robot è bello pieno e senza vuoti fastidiosi, sopratutto le gambe sorprendono positivamente ( anche se le ruote non andavano all'interno delle caviglie ma sulle natiche, vabbè ).
Insomma, essenziale e ben fatto, sì, ma forse sacrificato nel suo essere solo un Deluxe, potendo avere magari più “respiro” come Voyager e quindi essere meno frustrante nella trasformazione, anche se il basso carisma di questo Saetta a fatica regge il “peso” di un Deluxe preso anche scontato. ^^’