Immancabilissimo ecco anche STARSCREAM unirsi agli Studio Series Gamer Edition, e con lui di seguito si aggiungeranno anche i suoi colleghi Seeker, ma personalmente sono contento di questa versione Voyager del personaggio di War for Cybertron, dato che ai tempi ho adorato il Deluxe uscito come Generations Fall of Cybertron per come reinterpretava il design classico di Astrum.
STARSCREAM ( Voyager ) Movie Studio Series GAMER EDITION 06

Il JET SPAZIALE infatti si ispirava un po’ agli iconici tetrajet del primo episodio dei cartoni G1, ma con l'aggiunta delle ali puntate in avanti, e questo SS è assai fedele ai concept design… pure troppo, però!

Il velivolo del gioco infatti risulta più aerodinamico, con il muso più sottile ed allungato e le ali più grandi, il contrario di questo modellino, purtroppo, cui si crede sia la versione “hoover mode” del mezzo, ovvero quella non in movimento, per via delle ali corte e dei motori posteriori più allargati, ma dovrebbe avere anche le due pinne posteriori abbassate, quindi diciamo che è una sorta di ibrido, al limite.

Come vedremo poi, il jet soffre di gigantismo del cockpit ed invidia delle ali perchè poi ALMENO ne favorirà l'aspetto del robot, ma intanto è un peccato che l'aereo risulti così goffo, anche se vale sempre la regola che in quanto mezzo cybertroniano ed alieno possa prendersi tutte le libertà estetiche che vuole, e che, ripeto, alla fine è fedele ad un concept design, solo che purtroppo è quello meno riuscito! ^^’

E’ un peccato perchè poi il modello viene sminuito dal suo precedente Deluxe, che era decisamente più armonioso alla vista, ma è comunque ricco di particolari scolpiti e dipinti, con un ottimo rosso / bordeau e blu scuro metallici, tocchi di argento e violetto, e pure i simboli di fazione sugli alettoni ed entrambe le facce delle ali.

Ecco, se magari dipingevano pure i bordi del pezzo di plastica arancione che funge da vetro della carlinga, magari questa sembrava più affusolata e si evitava l'effetto “carotone”. ^^’

Anche perchè non è così grossa per nulla, poichè contiene la testa del robot ed è quindi funzionale alla TRASFORMAZIONE, la quale è davvero bella elaborata partendo da quella più semplice dell'incarnazione Deluxe precedente, con però ora le braccia che sono incastrate nella parte anteriore inferiore e non posteriore, con i reattori che si allungano per diventar le gambe, il muso che al solito si abbassa e da cui appunto spunta il capo, mentre la parte superiore posteriore si ripiega, ognuno dei 3 moduli di cui è formata, e si adagia sulla schiena.

Il sacrificio estetico dell'aereo viene perlomeno ripagato dalla bella modalità di ROBOT, che mantiene quell'estetica bizzarra del personaggio dei videogiochi, mutuata vagamente dalla versione cinematografica a mio avviso, con le gambe con degli “artiglioni” al posto dei piedi, le anche larghe e le braccia un po’ più lunghe della norma.

Purtroppo anche qui il carotone sul torso è fuori luogo, ma diciamo che col tempo l'occhio si abitua, mentre ora le ali corte hanno senso, MA forse era meglio magari farle accorciabili, dato che il jet ne è penalizzato, come abbiamo visto prima…

Ottima la testa sempre blu scuro metallico e la faccia argento scolpita perfettamente, così come carini i due modulini mobili ai lati della stessa ( “accessori” a parte non montati subito nella figura per via delle finestre aperte delle scatole… ), ma ancor meglio gli alettoni verticali ruotati di 180° verso l'alto, in modo da imitare al meglio i dettagli della schiena come si vedeva nel videogioco.

Ancora, davvero belli gli stinchi in rosso metalizzato, e ottimo anche come posabilità, potento ruotare il bacino, i pugni oltre al solito corredo standard, così come la testa puà anche abbassarsi e alzarsi per bene, e le ali possono “sbattere” su e giù tranquillamente.

A parte il summenzionato carotone sul petto, come altri eventuali inestetismi abbiamo un paio di vuoti nell'interno coscia, ma poi basta, mentre come accessori abbiamo le armi che sfoggiava nel videogioco, ovvero il fucile da cecchino chiamato per tutti Null-Ray in onore dell'arma storica sin dalla G1 di Starscream ed una mazza ferrata bella grande col manico separabile, che possono appendersi a riposo nei fori dietro la schiena.

Il Raggio-Zero, da buona tradizione dei WfC SS, può sostituirsi al solo avambraccio destro, con questo che però non trova poi posto per nascondersi nel robot, MA per fortuna almeno hanno messo anche un'impugnatura standard tonda al fucile, in modo da essere impugnato anche normalmente dalle mani. Peccato che il foro posteriore per agganciarlo al gomito sia esagonale e non compatibile con la spina della mazza, sennò si poteva creare un'unica armona.

Insomma, davvero un buon modello che non raggiunge la perfezione per colpa di un paio di dettagli minori ma significativi, ovvero le summenzionate ali piccole ed il cockpit spropositato, cui magari poi ci si abitua ma che ad una prima occhiata potrebbe smorzare gli entusiasmi, laddove invece il giocattolo ha parecchio da offrire ma al solito in fase di progettazione ci si perde in un bicchier d'acqua che potrebbe invece annegare quanto di buono c'è in questo Astrum videoludico.
