C'era un volta la miniserie a fumetti War Within della DreamWave, dove tramite le magiche matite di Don Figueroa i classici personaggi dei Transformers G1 venivano ritratti per la prima volta con fighissime forme Cybertroniane, e tutti bramavamo di vedere prima o poi quei meravigliosi design tramutati in modellini. E venne presto il giorno, dato che per la versione di Galaxy Force / Cybertron di STARSCREAM, Hasbro e Takara si ispirarono platealmente al seeker grigio e rosso visto nel fumetto succitato!
STARSCREAM ( Voyager ) Generations LEGACY UNITED Cybertron
Tutto bene quindi? Circa, poiché ai tempi Hasbro decise di farne una versione gigante Supreme di questo Astrum, snobbando il Voyager uscito normalmente in Giappone, da qui la difficoltà ai tempi di trovare la versione più economica tramite mercato estero piuttosto che non comodamente nei negozi di giocattoli e ipermercati vari come ancora si usava ai tempi.
Già personalmente adoravo l'originale, figurarsi ora dopo quasi 20 anni, ritrovarselo in una versione Generations per Legacy United, una versione che è pure il paradigma di come dovrebbero essere questi aggiornamenti moderni di classici del passato, senza magari scadere in errori o pigrizie tecniche varie ( Hot Shot, sto parlando con te!! )
Il ROBOT esteticamente infatti è semplicemente splendido, dato che che potrebbe passare tranquillamente per una Action Figure non trasformabile da quanto è armonioso nelle forme e misure. E la cosa risalta ulteriormente appena tirato fuori dalla scatola, dato che i moduli alati che finiranno sulle spalle e gli alettoni sono appunto staccati, e si assemblano sulla figura grazie ai soliti fori per armi standard appositi.
I moduli alati sulle braccia davano al robot originale un che di maestoso, quasi avesse un mantello che gli scendeva sulle spalle, mentre il Legacy odierno è più agile e longilineo, con spalle meno imponenti ma di riflesso con avambracci normali e non tozzi come il GF.
Ma il tocco di classe che da alla figura quel qualcosa in più è certamente la parte centrale del jet che non scende con la punta fino alle ginocchia ma si ferma al pube, e la cabina in plastica trasparente ora non più ad altezza “pacco” ma sullo stomaco come i più classici dei Seeker.
Magari qualche dettaglio colorato latita come il giallo sulle spalle o un po’ di rosso su gambe ed avambracci, ma la scultura è eccellente, ed è davvero alto come Voyager, ben una testa più del suo precedente omonimo Armada di Legacy, e vale quindi lo stesso discorso fatto per Hot Shot sull'evoluzione dei personaggi nelle varie fasi della trilogia.
Notevole come il bacino possa ruotare nonostante la parte centrale del jet copre tutto il torso fino al pube, ed abbia pure i pugni che ruotano, e nonostante l'ampio uso di massa per accessori ed altezza, non abbia vuoti come nei soliti posti fastidiosi come interno dei polsi, cosce e polpacci vari.
E parlando di accessori, ribadiamo che i moduli sulle braccia non solo hanno le ali che si piegano, ma come per la gimmick dell'originale, vi sono ripiegate all'interno ciascuno una lama in plastica viola trasparente, così come dello stesso materiale è la CYBER PLANET KEY ed il fucile che cita quello sparante del Voyager G.F.: quello originale era un rettangolone nero un po’ anonimo col missile viola trasparente, questo invece ha un design più ricercato con un paio di alette qua e là, ed è esso stesso tutto viola trasparente!
Ma di bello il fucile ha che tramite un apposita fessura posteriore vi si può sistemare la C.P.K., oltre che nella fessura apposita sotto la nuca. Ah, infine, a proposito della schiena del nostro Astrum Cybertron, i due alettoni posteriori possono ripiegarsi al massimo verso il basso, dando così meno fastidio possibile rispetto invece a come un po’ rimanevano più larghi del giocattolo Voyager del 2005.
La TRASFORMAZIONE è, come ovvio, molto simile all'originale ma con qualche tocco in più, ovvero le braccia che si ribaltano all'indietro ma non prima qui di aver ruotato di 180° ed aver fatto rientrare i pugni, un pannello poi che dietro la schiena si apre per nascondervi la testa, e le gambe che ruotano verso l'esterno e si ripiegano mentre si solleva il torso, ma con i pannelli dei polpacci che si aprono. Ed infine gli alettoni posteriori che si uniscono nella pinna
IL JET SPAZIALE è sputato all'originale come aspetto, a parte magari la zona della cabina di pilotaggio meno in rilievo, o le strisce rosse ai lati di queste ( cioè quindi sulle gambe ), così come le ali sarebbero un po’ piccole ma non ci si fa caso se non con un confronto diretto col G.F. di un tempo, dato che per la fisionomia ed aerodinamicità del velivolo sono della giusta misura.
Anzi, ironico come senza i moduli alati e gli alettoni, e con la punta ripiegata, questo jet ricordi parecchio l'hovercraft spaziale di Scourge G1! :D
Comunque, tutti i dettagli dall'originale sono al loro posto, pure un modulo nero dietro la cabina a mimare la testa del robot che era nascosta alla buona! XD
Visto da sotto non è male, anche se ha i due pannelli dei polpacci uniti come fossero un modulo di entrata d'aria per il reattori, ma forse era meglio se lo rendevano comunque più aerodinamico. Di contro, il fucile può sistemarsi lì sotto semi nascosto come nel Cybertron o anche nell'alettone verticale, ed il jet ha ( a parte quelli per i moduli alati ) solo un paio di fori sotto per eventuali armi aggiuntive.
Insomma, un ottimo modello con una bella trasformazione, un robot strepitoso ed un gran bel jet col solo inestetismo della “presa d'aria” sotto il muso, ma per il resto finalmente un Generations praticamente perfetto, fedele e che migliora il già bello e carismatico giocattolo originale!